D segni, D gressioni, D vagazioni, contra D zioni.

Buon D vertimento.
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sabato 7 giugno 2008

Nasce D-shirts, la D mensione addosso.

D mensione è un blog di idee, vignette, pensieri, commenti ironici in cui eventi, facce, parole passano distorti in una dimensione parallela a quella reale. E proprio perché distorta la D mensione non è soltanto vivibile, troppo semplice, la D mensione ora si può anche indossare.

Come?! Con D-shirts. Facciamo un esempio:


















Ti senti più un lavoratore o una lavoratrice precario/a o (im)precario/a ?! Se propendi per la seconda soluzione mi dispiace per te ma sei entrato/a nella D mensione.

Questo, in versione sia femminile che maschile, è uno dei temi delle D-shirts. T-shirts e non solo, di tanti colori e in tanti stili.

test


E se sei un/a D mensionato/a con D-shirts puoi comunicare ciò che pensi, puoi contagiare la dimensione reale tramutandola in D mensione...se non altro è un po' più divertente...no?!

D-shirts è consultabile per categoria (unisex, uomo, donna, accessori, bambini) o per tema.

Nel catalogo generale la prima pagina presenta un insieme dei temi, delle tipologie di prodotto e dei colori presenti in D-shirts. Le pagine successive continuano per file di colore, per file di prodotto o file di tema o ordinamento misto.

Selezionando un prodotto si apre una pagina che ne descrive con testo ed immagini tutte le caratteristiche.



Altri temi?! Eccone due testuali:

pizza parmigiano reggiano lambrusco pastiera bruschetta gnocchi crema di carciofi vernaccia amaretti pasta arancini di riso focaccia brunello di montalcino parmigiana di melanzane risotto panzanella zabajone mozzarella di bufala olive ascolane passito di pantelleria gelato burrata caprese polenta primitivo cannoli siciliani taleggio ...

...E TU MI PARLI DI FAST FOOD?!?!


E ancora:

TI PIACCIO? CONQUISTAMI:

fammi ridere di gusto, aiutami
ad abbandonare le mie ansie,
ascoltami e chiedimi se sono
capace di fare lo stesso con te.


Per vederli tutti ed apprezzarne l'aspetto grafico, il contenuto o la qualità e varietà delle maglie basta fare un giro, non costa niente. E poi c'è sempre la dimensione reale...

P.S. Si consiglia il lavaggio dei capi rovesciati alla temperatura di 30° . Si consiglia di rovesciare il capo anche per la stiratura

lunedì 3 marzo 2008

Alla ricerca della libertà

L’altro giorno sono andato al mercato a comprare un po’ di libertà.

C’era ma non mi piaceva. L’ho trovata…come dire…artificiosa! Magari non è periodo, non lo so non me ne intendo.

Avevo sentito dire che se ne può trovare andando a bombardare qualche paese straniero, ma in tutta sincerità la vita del soldato non mi sembra poi così libera.

No, no, dovevo trovare qualcos’altro. Allora mi sono tornati in mente degli spot televisivi… eh la tv sa sempre come consigliarti!

“Libero Infostrada” “Con Fastweb sei libero” “Vodafone: 6 libero”. Ho optato per il terzo, è la reclame più recente, magari il prodotto è più fresco.

Sono entrato nel negozio Vodafone, ho chiesto ad una graziosa commessa che mi fa:” Bene, con questa offerta lei può chiamare i numeri di rete fissa a tot € e quelli verso tutti i cellulari a tot €. I messaggi, invece, costano tot €, l’abbonamento costa tot € al mese.”

Un momento…ma se la devo pagare ogni volta che la uso non sono libero: metti che in un determinato momento ho finito i soldi, che faccio non la uso?!

Niente, sono uscito dal negozio deluso, ma ancora una volta la pubblicità ha attraversato la mia testa come un lampo improvviso: “Banca Mediolanum mi dà un senso di libertà assoluta”.

Eccezionale, persino di qualità pregiata!

Sono entrato in una specie di negozietto e già c’era qualcosa che non mi tornava: ma non doveva essere una banca?! E dov’erano gli sportelli?! Parlo con un tizio sbarbato, incravattato, ingelatinato, con una paresi alla bocca socchiusa in un sorrisetto alla Jack Nicholson che interpreta Joker in Batman.

Ho avuto paura che mi chiedesse “Hai mai danzato col diavolo al pallido plenilunio?” ma non l’ha fatto.

Tirato un sospiro di sollievo ho chiesto informazioni. “Bene, lei tiene i suoi soldi presso di noi per un tot di tempo ricavando tot € che si ricapitalizzano annualmente sul montante arrivando a guadagnare ben tot € che poi può scegliere se ricevere in forma di rendita pensionistica bla bla bla. Questi le converrebbe tenerli bloccati per guadagnarci, se poi volesse estingure prima farebbe meglio a far passare almeno tre anni per riprenderci quello che ha versato grazie agli interessi…”

Alt! Ma se avessi libertà assoluta potrei prendermi i soldi che mi pare, quando mi pare, come mi pare e metterli dove mi pare…anzi, se avessi libertà assoluta potrei pure non darteli proprio!

Lasciatogli il biglietto da visita di un chirurgo plastico per il suo problema sono uscito anche da lì piuttosto sconsolato. Non ero libero mannaggia e avrei tanto voluto esserlo.

Nel tragitto verso casa i miei occhi hanno incrociato un tabellone gigante che non poteva non essere notato, c’era scritto: “Partito della libertà, il partito del popolo della libertà dal meglio della casa delle libertà. Iscriviti al circolo delle libertà, difendi i tuoi diritti, i tuoi interessi, la tua libertà.”

Forse avevo finalmente trovato ciò che faceva al caso mio.

Riacquistato l’entusiasmo mi sono recato sul posto e mi ha accolto un tizio simile a quello di prima, tanto che la prima cosa che mi è venuta spontanea chiedergli è stata: “ Per caso hai un fratello che lavora alla banca Mediolanum?”.

Stavo per tirare fuori un secondo bigliettino da visita quando ho visto il manichino in tailleur affianco a lui animarsi: era una specie di ragazza che dal chirurgo estetico c’era già passata diverse volte, a meno che non sia stata un appendi-protesi vivente.

L’appendi-protesi, con una certa difficoltà a far uscire suono da quei gommoni che le ostruivano pesantemente la bocca oltre che articolarlo, mi salutò consegnandomi una confezione di profumo della libertà, un calendario della libertà, un metro della libertà ed un preziosissimo reggicalze della libertà usato dalla Brambilla durante una diretta della tv della libertà.

Che accoglienza!

Al che lo sbarbato incravattato, tra il vociare animato di alcuni componenti che si scambiavano i loro “Ma che libertà dici?” “Ma non fare il testa di libertà” “Eh no, libertà, ma tu non vuoi capire!” “Adesso mi hai proprio rotto le libertà”, mi spiegò che per difendere i miei diritti, i miei interessi e la mia libertà avrei dovuto votare un tal tizio dalla faccia poco simpatica.

Ma come faccio ad essere libero se poi non sono libero di votare chi mi pare e piace?!

“Dobbiamo impedire che la sinistra continui a fare quello che vuole con le tasse degli italiani” aggiunse.

E così non sono liberi neanche loro di fare quello che vogliono! Eh ma allora di libertà non ce n’è neanche qui!

Deluso ho appeso il profumo, il metro, il calendario e la giarrettiera della libertà addosso al manichino e mi sono allontanato mentre l’inno del circolo accompagnava la mia uscita.

Insomma, non c’era proprio modo di essere libero, mi stavo già rassegnando ad una vita da detenuto.

Ad un tratto mi sono sentito chiamare, era Alessio, un mio grandissimo amico. Ci siamo salutati, ci siamo fatti una passeggiata, abbiamo mangiato qualcosa, abbiamo fatto quattro chiacchiere, abbiamo riso parecchio, ci siamo goduti il venticello fresco mentre i rumori frenetici e chiassosi della giornata lasciavano spazio a quelli più tenui ed aggraziati della sera.

Sono tornato a casa sereno, sorridente.

Finalmente mi ero sentito libero, libero di essere me stesso, libero di argomentare, libero di scherzare, libero di osservare il mondo, libero di guardare chi mi stava di fronte non come un oggetto utile a completare il mio meccanico compitino ma come una persona.

Che bella cosa la libertà.



domenica 3 febbraio 2008

Spermatozoi dal midollo osseo femminile

Secondo il settimanale New Scientist una equipe di scienziati inglesi starebbe studiando la possibilità di produrre spermatozoi attraverso le cellule staminali presenti nel midollo osseo femminile.

Già immagino lo scienziato tornare a casa canticchiando ed annunciare trionfante alla moglie: ” Ce l’abbiamo fatta! Abbiamo trovato il modo di produrre spermatozoi dal midollo osseo femminile!” e la risposta pronta della donna: ”Bene, allora dimmi come e fai le valigie!”.

Ma per fortuna di questo scienziato la tecnica è ancora da sperimentare, la pazienza di sua moglie probabilmente lo è stata pure troppo.

Ed allora potrebbe capitare che la piccola figliola quindicenne di un altro membro dell’equipe si avvicini timida a suo padre e dopo qualche esitazione, tra l’indifferenza del genitore preso dalle sue elucubrazioni, gli annunci: ”Papà, sono incinta…” e che egli, ripresosi dalle formule chimiche che gli ronzavano in testa risponda sbigottito: “…ma non è possibile cara, il metodo è ancora in via di sviluppo!”.

Tra gli spermatozoi generati dal midollo osseo femminile sarebbe assente il cromosoma Y, una esclusiva tutta maschile. Questo vuol dire che attraverso quegli spermatozoi nascerebbero solo femminucce.

Forse è questo il metodo trovato per arginare la preoccupante indisposizione al preservativo, messa in luce da un sondaggio ancora una volta inglese, degli ultracinquantenni: una volta che le donne possono autofecondarsi il sesso diventa superfluo, così come i preservativi, e addio malattie veneree e “incidenti di percorso” come chiama discutibilmente qualcuno i figli inaspettati. Geniacci questi inglesi!

Magari a noi maschietti rimarrà quell’ultima cartuccia da giocarsi, quella disperata convinzione, quell’amara illusione a cui aggrapparsi per essere ancora utili: in fondo, per soddisfare la loro innata ed irresistibile mania di ordine, di un fanfarone caotico e sporcaccione in casa le donne avranno sempre bisogno…

A meno che non si industrino da sole anche in questo. Le donne hanno mille risorse.






Per inserire questa vignetta nella tua pagina web copia ed incolla il codice nell'area di testo. Per favore, però, mantieni il link preimpostato a questo blog o generane uno tu.



sabato 12 gennaio 2008

La gestione dei rifiuti

Sul suo blog Il segnalatore, alla pagina http://ilsegnalatore.blogspot.com/2008/01/rifiuti-come-gestirli-al-meglio.html, il mio amico blogger Mr. Segnalatore ha postato un video molto interessante che può offrire vecchie e nuove soluzioni per questo problema.

L'ho visto ed ho voluto dargli questa piccola vetrina in più poiché credo che le soluzioni proposte siano tra le migliori finora seguite.

Per quel che riguarda l'umido ed i riciclabili di sicuro.

Sono un profano dell'imprenditoria nel ramo rifiuti, non ne conosco i costi e le modalità di gestione, quindi potrei dire sicuramente delle baggianate ma credo che il compostaggio di umido, producendo concime, ad alti stockaggi possa far rientrare dei ricavi dalla vendita di quest'ultimo così come la vendita di nuove materie prime per quanto riguarda il riciclaggio, il tutto ricavando e trasformando rifiuti in nuovo materiale utile anziché accantonarlo.

Da parte nostra basterebbe del senso civico.

Nel video si parla di soluzioni alternative anche per i rifiuti non riciclabili.

Non sono un esperto neanche in questo campo quindi non posso essere sicuro di indicarle come via migliore da seguire ma da ciò che viene detto non sembrano malvage. E l'alternativa dell'inceneritore non mi convince affatto.
Gianluca è molto attivo nel dimostrarne gli aspetti negativi, consiglio di leggere i suoi post al riguardo per conoscerli.

venerdì 11 gennaio 2008

Gemelli separati alla nascita si sono sposati ignorando di essere fratello e sorella.

La notizia la riporta il sito di ADN Kronos in questa pagina .

Avete presente quando, di fronte ad una persona particolare, viene spontaneo dire:" Ho l'impressione di conoscerti da sempre"?!

Meglio fare prima l'esame del D.N.A.

martedì 18 dicembre 2007

Don Luciano, San Silvio e i montanari

Quel Moggi ne sa una più del Diavolo, come si suol dire. Se non avesse capito che la sua non era una vera vocazione, andando via dal seminario di Siena, nessuno si sarebbe mai insospettito quando gli affiliati della cupola l’avrebbero chiamato “Don Luciano”.

Ma lui non poteva fare il prete, non era avvezzo ad “aprire le porte ai fedeli”, le porte lui preferisce chiuderle.

A chiave.

Con qualche arbitro dietro magari…

E poi sapeva già che quel suo difetto, la logorrea, ad ogni predica avrebbe prodotto effetti devastanti con i banchi della chiesa semivuoti e gli occupanti buttati sopra addormentati. Che ci può fare?! Quando comincia a parlare non la smette più…

E continua! Ancora adesso.

E’ il progresso che lo ha distrutto, con l’invenzione del telefonino. Strano però che lui faccia il numero di Padre Pio e gli risponda San Silvio…

San Silvio: ci pensa lui a mettere tutto a posto, come sempre!

“Calciopoli?! Tutta una montatura!”

Ed il Diavolo è tornato a saperne una di più.

E’ tutta una questione di marketing in fondo. Management: questo ci vuole!

Anche Tomba (…sì, Tomba. Come chi è?! Il campione di sci! …e vabbe’, quella specie di quarto di bue abbronzato che ha fatto “Alex l’ariete”. Capito adesso? …no, quello era il palo della segnaletica stradale…lo so che era più espressivo, mica l’ho scelto io Tomba!) l’ha capito. Adesso, che non gli rimane un cavolo da fare nella vita, più che mai:

”…Eh…mo sssai qual è che è il… la la… è che l-lo ssi è un sport…è un sport che zi essero un sciacco di inioranti! Di montanari proprio…”

giovedì 13 dicembre 2007

Bush, una boccata di fumo in faccia ai bambini meno agiati

Apprendo dal sito del Corriere della Sera, in questa pagina: http://www.corriere.it/ultima_ora/detail.jsp?id={D03E4020-181B-4D53-9BFF-3E9CC6FA1161}
che Bush, per la SECONDA volta, pone il veto su un provvedimento del Congresso che prevedeva l'assistenza sanitaria gratuita per circa 10 MILIONI di bambini provenienti da famiglie a basso o medio reddito.

Le spese sarebbero state coperte dall'aumento della tassazione sulle sigarette.

Per Bush:"Questa legge NON pone i bambini poveri al centro dell'attenzione e muoverebbe il sistema sanitario nazionale nella direzione SBAGLIATA."

Noi avremo anche i nostri casi di malasanità -ma non credo che ci sia un posto nel mondo dove manchino: la malasanità è figlia di errori umani e tutti i presìdi sanitari del mondo sono fatti di esseri umani - oltre che bravi professionisti che svolgono il proprio lavoro con dedizione e umanità riscuotendo grandi risultati che siano nel macrocosmo nazionale ed internazionale o nel microcosmo personale o entrambi, però qui il diritto alla salute è valido per tutti non solo per chi se la può comprare.

ORGOGLIOSO DI ESSERE ITALIANO